de genio socratis
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de genio socratis
Durante le ultime lezioni di grammatica riguardo il "De genio socratis" è stato analizzato il paragrafo 577d-e.16-20 <...Ci venne incontro Fidolao di Aliarto, dicendo "Simmia vi prega di trattenervi qua per un poco; sta parlando in privato con Leontide a proposito di Amfiteo, e gli chiede di commutare in esilio la condanna a morte pronunciata contro di lui"> [trad. Aloni]
E' stata discussa la traduzione in inglese di de Lacy - Einarson "Entreating him to wait until he can arrange for a sentence of banishment instead of death". In dubbio era l'identità del soggetto (he) dell'ultima frase e in conclusione si è ipotizzato si trattasse di Leontide stesso, che doveva essere convinto ad aspettare fino a che non avesse predisposto una sentenza di esilio piuttosto che di morte. Nella traduzione di Aloni il soggetto, invece, è palesemente Simmia.
Nella traduzione inglese di de Lacy - Einarson potrebbe essere Simmia il soggetto, qualora "arrange for" (disporre) prenda il significato di riuscire a ottenere(in qualche modo, con un qualche mezzo)o altre espressioni simili?
E' stata discussa la traduzione in inglese di de Lacy - Einarson "Entreating him to wait until he can arrange for a sentence of banishment instead of death". In dubbio era l'identità del soggetto (he) dell'ultima frase e in conclusione si è ipotizzato si trattasse di Leontide stesso, che doveva essere convinto ad aspettare fino a che non avesse predisposto una sentenza di esilio piuttosto che di morte. Nella traduzione di Aloni il soggetto, invece, è palesemente Simmia.
Nella traduzione inglese di de Lacy - Einarson potrebbe essere Simmia il soggetto, qualora "arrange for" (disporre) prenda il significato di riuscire a ottenere(in qualche modo, con un qualche mezzo)o altre espressioni simili?
D. Sambataro- Messaggi : 1
Data di iscrizione : 27.03.08
Re: de genio socratis
Potrebbe anche trattarsi di Simmia, ma mi riesce difficile pensare che questi chieda al tiranno Leontide di aspettare "finché egli (cioè Simmia) possa riuscire a ottenere una sentenza di esilio...». Simmia non ha potere decisionale, che invece spetta ad Archia e Leontide. Fra l'altro a 578c-d apprendiamo: "Mentre Teocrito così parlava, Leontide uscì con i suoi amici; e noi entrati a nostra volta, abbracciammo Simmia che sedeva sul letto molto pensieroso e addolorato poiché, credo, il suo tentativo di intercessione (tês deéseos) non aveva avuto effetto alcuno".
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